Il Monte Guillaume
Embrun

Il Monte Guillaume

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Storia ed architettura
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Da questa vetta emblematica (2552 m), la vista sulla regione di Embrun ed il lago di Serre-Ponçon è magnifica. Una piccola cappella sta a testimoniare del pellegrinaggio che vi si svolge ogni anno.

A strapiombo sulla città di Embrun che si trova a meno di 5km, il Monte Guillaume ha un’importanza particolare per i suoi abitanti. La Cappella dei Séyères, completamente ristrutturata, accoglie all’inizio di luglio una messa dedicata a Saint Guilllaume, il che conferisce quindi a quest’escursione una dimensione supplementare…


11 I patrimoni da scoprire

  • Storia

    Il sentiero Widman

    Il 12 febbraio del 1897, volendo dimostrare che los ci è più veloce sulla neve delle ciaspole che allora venivano date nelle truppe alpine, Charles Enric Widman, luogotenente del 28esimo battaglione di cacciatori alpini a Embrun, intraprende l’ascensione del Monte Guillaume. Parte alle 5 dalla stazione e raggiunge la cima alle 10h30, dopo aver varcato 1681m di dislivello positivo. In questo modo, realizza la prima ascensione sciistica nelle Alpi Francesi. All’occasione del centesimo anniversario di questo exploit, il nome di « Sentiero Widman » fa dato a quest’itinerario.
  • Flora

    Orchis globulosa (traunsteinera globosa)

    Della famiglia degli orchidacei, questa varietà di orchis ha bisogno di molta luce per crescere e la si trova quindi spesso nelle praterie. Le sue foglie sono tutte portate dallo stelo che termina con un’infiorescenza globulosa dai numerosi fiorellini. Questi ultimi posseggono uno sprone corto , dei sepali esterni spiegati, un labello trilobato e macchiettato.
  • Flora

    Pastello dei tintori

    Questa bienne verde e glabra che punteggia il bordo dei cammini è anche conosciuta come « l’erba della San Filippo ». Grande pianta robusta sormontata da un’ombrella di fiori gialli, ha molteplici usi. Mentre le sue foglie forniscono una tintura blu usata per tinteggiare i vestiti, le facciate ed i barrocci (il famoso « blu barroccio » che aveva la virtù di allontanare le mosche), le sue radici vengono utilizzate contro gli orecchioni, l’epatite infettiva, il mal di gola o la febbre.
  • Fauna

    Capriolo

    Nascosto nei boschi di larici, talvolta il capriolo fa vedere la sua testa fine all’alba ed al crepuscolo. Non è sempre facile scorgere quest’animale discreto ma alcune tracce possono tradire la sua presenza, come l’impronta a forma di cuore dei suoi fragili zoccoli o i tronchi di arbusti scortecciati dallo sfregamento dei giovani legni del capriolo di un anno per toglierne gli ultimi brandelli di velluto. E a volte, risuona nel bosco un latrato sonoro e gutturale.
  • Flora

    Ginepro comune

    Questo arbusto è una conifera sempreverde e resinosa. Si caratterizza per gli aghi più o meno verdi che tendono al blu (glauco) con una linea bianca sulla superficie superiore e per i frutti che assomigliano a bacche blu-nere. Cresce generalmente in zone calde e soleggiate. Cresce nelle praterie o nelle boscaglie fino a circa 2.000 metri di altitudine.

  • Flora

    Orchis pallida

    Pianta vivace dai 10 ai 30 cm, l’orchis pallida sta bene al limitare delle foreste e negli alpeggi (quota 400 a 2400),su terreni calcarei o leggermente acidi. La si riconosce facilmente dai suoi fiori di un giallo pallido prolungati da uno sprone lungo e spesso ascendente. Questa pianta robusta, dalle foglie verdi, larghe ed oblunghe, emette un odore di sambuco.
  • Storia

    La cappella Séyères

    Ricostruita nel 1859 da Monsignor Depery, vescovo di Gap, la cappella di Séyères è dedicata a Saint Guillaume. Vicino al priorato di Calme (sotto il forte di Mont Dauphin), nel dodicesimo secolo, nasce il piccolo Guillaume, privo della mano destra. Mentre custodiva i greggi del monastero, ricevette diverse visite di un angelo che gli annunciava un allagamento che avrebbe distrutto il priorato. Ad ogni allarme, Guillaume informò i monaci del pericolo ma invano. L’angelo gli diede allora la mano che gli mancava affinché il suo messaggio venisse ascoltato. Anche se il convento fu evacuato prima degli allagamenti annunciati, al gionro d’oggi rimane solo una piccola cappella inerpicata al versante ovest della rocca del Mont Dauphin.
  • Flora

    Rododendro ferruginoso

    Anche chiamato « rosage » o rosa delle Alpi, questo cespuglio di altezza media sta bene nelle pietraie, le praterie ed i boschi chiari. Le sue foglie glabre dai bordi interi senza ciglia sono di un verde scuro e lucide nella parte inferiore. Di un bel rosa vivace, i suoi fiori odorosi sono raggruppati a gruppi da 6 a 10 all’estremità delle fronde. State attenti a non ingerire i suoi frutti, delle capsule oblunghe dai 4 ai 7mm di lunghezza : provocano vomito, diversi disturbi digestivi, disturbi nervosi, respiratori e cardiovascolari.
  • Fauna

    Pernice coturnice

    Ecco un altro gallinaceo, come il  lagopede, più facilmente osservabile durante le parate primaverili. Posata su un promontorio per cantare in modo staccato, la pernice coturnice è riconoscibile dal suo dorso grigio, i suoi fianchi rigati, la sua gola bianca ed il suo becco rosso. Vive in montagna sui versanti ben esposti al sole e le piacciono le rocce e le lande apere dove i piccoli possono nutrirsi di insetti indispensabili alla loro crescita.
  • Storia

    La confraternita dei Priori del Monte Guillaume

    Forte di 70 membri, questa confraternita di uomini laici che s’impegnano a « mantenere nel loro stato attuale cappelle, oratori e croci, a fare opera di solidarietà, e a far vivere la tradizione e la preghiera », esiste dal Duecento. Anche se si è priore a vita, ogni anno, la confraternita riceve l’aiuto di due nuovi membri, scelti tre anni prima : ‘uno abita il costone soleggiato (il versante della città, « l’adret ») e l’altro l’ubac (il versante della campagna). Non vi è distinzione sociale fra i priori. Avvocato, carpentier, cameriere,… tutti sono trattati allo stesso modo e condividono gli stessi valori.
  • Punto di vista

    Giro d’orizzonte sull’Embrunais

    La cima del Monte Guillaume offre un magnifico giro d’orizzonte su numerose vette dell’Embrunais : il « Pic de Morgon » (2324m), le « Aiguilles de Chabrières » (2403m), il « Mourre Froid » (2993m), la « Tête de l’Hivernet » (2824m), il « Mont Orel » (2563m), ecc… Ai vostri piedi, potete contemplare la valle della Durance, il piano acquatico di Embrun, ed il lago di Serre-Ponçon.

Descrizione

Al parcheggio, prendere la strada forestale per 50 metri e girare sulla destra prendendo il sentiero Widman. Raggiungere la pista. Nella prima curva a U sulla destra, ignorare il cammino a sinistra e salire sulla pista (cappella dei Séyères, « mont Guillaume par Pré-Clos »). Lasciarla alla quarta curva a U per prendere il sentiero a sinistra (« chapelle des Séyères », « mont Guillaume par sentier Widman »). Ignorare un primo sentiero che scende a destra, poi un altro di fronte, e salire fino al bivio. Prendere il sentiero a sinistra fino alla cappella dei Séyères a 200m (fontana, angolo picnic). Proseguire sullo stesso sentiero e prendere il sentiero di destra (« Mont Guillaume par sentier Widman ») al bivio. Alla prima curva a U (cairn), risalire il sentiero a sinistra fino alla cappella Saint-Guillaume (2542m), poi al Monte Guillaume. Per il ritorno, prendere lo stesso itinerario in senso opposto.

  • Partenza : Caleyère, Embrun
  • Comune attraversato : Embrun

Profilo altimetro


Luoghi di informazione

Uffici del turismo Embrun

Place Général Dosse - BP 49, 05202 Embrun

https://www.serreponcon-tourisme.com/embrun@serreponcon-tourisme.com0492437272

Casa del Parco dell’Embrunais

Place de l’Église, 05380 Châteauroux-les-Alpes

http://www.ecrins-parcnational.fr/embrunais@ecrins-parcnational.fr04 92 43 23 31
Informazioni, documentazione, mostre, proiezioni, prodotti e strutture del Parco. Accessibile alle persone con mobilità ridotta. Ingresso libero. Tutte le animazioni del Parco sono gratuite salvo indicazione contraria.
Saperne di più

Trasporto

Linea autobus Marsiglia Gap-Briançon (www.info-ler.fr) e stazione SNCF a Embrun.


Accesso stradale e parcheggi

Dalla stazione di Embrun, salire in direzione della parte alta della città, attraversare i binari poi prendere la direzione di Caleyère fino alla frazione. Proseguire quindi in direzione delle « portes de la Forêt ».

Parcheggio :

Parcheggio della Forêt (1587m) alla fine della strada (cartelli).

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Autore

Parc national des Ecrinshttps://www.ecrins-parcnational.fr

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