Giro del Lago di Serre-Ponçon - sterrato
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Giro del Lago di Serre-Ponçon - sterrato

Colle
Lago e ghiacciao
Pastoralismo
Punto di vista
Cima
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Ai vostri posti. Pronti. Via!
Un tour di 5 giorni che copre quasi 250 km e più di 8.000* metri di ascesa.
Una straordinaria sfida sportiva che offre anche una prospettiva sulla diversità della regione delle Haute-Alpes.

*A seguito di un problema tecnico, l'ascesa effettiva del Tour du Lac de Serre-Ponçon è di circa 8.000 metri e non di 9.000 metri come annunciato nelle specifiche del percorso.
Il Giro del lago di Serre-Ponçon (TSP) torna nella sua versione Gravel! In programma: grandi piste ondulate DFCI, intervallate da tratti di sterrato di montagna e da eccezionali viste panoramiche. Come bonus per i più coraggiosi ci sono alcuni passi e vette mitiche come Mont Colombis, Parpaillon e Pontis. Le salite più impegnative saranno ricompensate con uno dei panorami più belli di questa vacanza sul versante del Mont Guillaume: il Chemin de la Baume.

12 I patrimoni da scoprire

  • Acqua

    Il fiume Durance

    La Durance è il fiume più grande della Provenza e il terzo affluente del Rodano dopo la Saona e l'Isère. Nasce nelle Hautes-Alpes, nel comune di Montgenèvre, e si unisce rapidamente ai fiumi Clarée e Guisane, che lo superano nonostante siano più lunghi e abbiano una portata maggiore nel punto di confluenza. La valle della Durance è stata un'importante via di comunicazione per secoli, e la sua natura capricciosa è oggi controllata dal lago artificiale di Serre-Ponçon e da un canale che scorre a valle. L'antico detto dell'Ancien Régime secondo cui "i tre flagelli della Provenza sono il Mistral, la Durance e il Parlamento" è stato ormai dimenticato, e la Durance oggi porta solo vita alle terre che irriga.

  • Storia

    Crévoux

    Circondato da vette che sfiorano i 3.000 metri, come il Grand Parpaillon e il Pic Saint André, il villaggio di Crévoux occupa una valle profonda che ha visto la nascita di diverse frazioni, tra cui quella di La Chalp, che si estende su una stretta terassa alluvionale. Un tempo al centro di un'importante industria artigianale con l'ascesa della cesteria e dell'ebanisteria, il villaggio ruota oggi intorno alla sua piccola stazione sciistica, creata nel 1937, che la rende una delle più antiche delle Hautes-Alpes.
  • Storia

    Cabane des Espagnols

    Questa capanna è un memoriale dei rifugiati spagnoli che furono mobilitati a Crévoux per mantenere e riparare la strada del Parpaillon, che era di interesse militare durante questo periodo travagliato. Il campo spagnolo di Crévoux fu allestito nel 1939, alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale e al tramonto della Guerra Civile Spagnola, che vide la vittoria di Franco e la fuga di molti repubblicani spagnoli in Francia.
  • Pastoralismo

    Il pastre

    Questa è la parola provenzale che significa pastore. Il sentiero ha preso il suo nome perché lungo il percorso ci sono molte tracce di attività pastorale. In particolare, si possono vedere i resti di antichi rifugi conosciuti come muandes. Questi servivano come tappe intermedie tra la fattoria e i pascoli di montagna durante la salita ai pascoli estivi o amontagnage all'inizio dell'estate e durante la discesa o démontagnage in autunno.

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  • Architettura

    La chiesa di Marie-Madeleine a Les Orres

    Caratteristica dell'architettura delle Hautes-Alpes, fu costruita intorno al 1501 ed è notevole per le sue dimensioni e le decorazioni dipinte.
  • Flora

    Il larice

    Le Apli francesi offrono tutte le condizioni giuste per la crescita del larice e ospitano la metà dei larici della Francia. Il larice ha bisogno di terreni aperti e soleggiati e colonizza gli appezzamenti abbandonati: è una specie "pioniera". Può vivere per 500 anni ed è l'unica conifera che perde gli aghi. Il suo legno imputrescibile può essere utilizzato per realizzare grondaie, fontane e tegole. La sua resistenza è ideale per la falegnameria e il suo colore è apprezzato anche in falegnameria.
  • Flora

    Olmo bianco

    Questo è un bellissimo albero che può raggiungere i 15 metri di altezza. Le sue foglie si riconoscono per la tomentosità bianca della parte inferiore. I suoi fiori bianchi sono raggruppati in infiorescenze e daranno frutti chiamati "alise", che compaiono alla fine dell'estate. Questa specie apprezza la luce e tollera bene la siccità. Si può trovare nei boschi aperti e sui pendii soleggiati, anche rocciosi e secchi, nelle zone montane.

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  • Fauna

    Aquila reale

    L'Aquila reale è un rapace di grandi dimensioni, con un'apertura alare fino a 2,30 metri. È un predatore per eccellenza, dotato di armi formidabili: un volo rapido che può adattarsi alle situazioni più acrobatiche e artigli potenti e affilati. La sua vista penetrante, otto volte più acuta di quella di un essere umano, le permette di individuare le sue prede: dalle marmotte e i giovani camosci alle pernici e alle lepri. L'aquila reale è anche un volenteroso spazzino, soprattutto in inverno, quando il cibo scarseggia.
  • Flora

    Il giglio martagone

    Lo si può osservare nel sottobosco a inizio passeggiata e sui prati, con il lungo stelo diritto abbellito da tre a dieci fiori di un rosa violaceo con puntini color porpora, che lasciano intravedere degli stami tendenti all’arancione. Ma attenzione: ammirare senza inspirare, perché è tanto bello quanto maleodorante!
  • Savoir-faire

    Pareti di contenimento

    I muri di sostegno sono realizzati in pietra a secco. Sono conosciuti come restanques in Provenza. Nelle zone in pendenza, permettono di costruire terrazze per la coltivazione, trattenendo la terra. All'epoca, la loro costruzione permise a generazioni di contadini di vivere della loro terra, che divenne fertile e coltivabile. Oggi, molti ricercatori e artigiani stanno cercando di riappropriarsi di questa tecnica ancestrale.
  • Fauna

    Il Merlo montano « di roccia »

    Al merlo di roccia o montano piacciono le pietre ed il sole. Ci fa l’onore di una sua visita solo da aprile a fine agosto per nidificare direttamente al suolo o nell’anfrattuosità di una roccia. Petto arancione, testa blu, codrione bianco, lancia dolci e chiare strofe melodiose.
  • Fauna

    Codirosso nero

    Il Signor Codirosso nero sfoggia una cupola grigia ed una macchia bianca sulle ali, una coda ed un codrione rossicci. Uccello montano all’origine, si è adattato ad altri ambienti, basta che vi trovi un’atmosfera rocciosa, proprio come qui, sul versante di Roche Méanne. Il codirosso nero è un uccello comune, vivace e molto attivo : caccia senza tregua gli insetti, volando raso al suolo. Spesso inerpicato in alto su un muro o una roccia, lancia le sue brevi grida di allarme piegando le zampe. Il suo canto chiacchierone, punteggiato da « fruscio di carta », è caratteristico. Migratore parziale, scende nelle basse valli per trascorvi l’inverno.

Profilo altimetro


Raccomandazioni

Prima di partire, controllare le condizioni della bicicletta, tenere d'occhio il meteo ed equipaggiarsi in base alla stagione e alla lunghezza del percorso.
Qualora stiate pedalando in una zona montuosa, utilizzate pneumatici larghi da ghiaia, freni a disco idraulici e tenete sotto controllo la velocità.
Essere prudenti nella discesa dall'Hameau de Vière e nella discesa verso la valle della Durance
Per un maggiore comodità, chiedere l'aiuto di un insegnante di ciclismo
Pronto soccorso: 112
Cani per la protezione del gregge

En alpage, les chiens de protection sont là pour protéger les troupeaux des prédateurs (loups, etc.).

Lorsque je randonne, j’adapte mon comportement en contournant le troupeau et en marquant une pause pour que le chien m’identifie.

En savoir plus sur les gestes à adopter avec le dossier Chiens de protection : un contexte et des gestes à adopter.
Racontez votre rencontre en répondant à cette enquête.

Luoghi di informazione

Uffici del turismo Chorges

Grand rue, 05230 Chorges

https://www.serreponcon.comchorges@serreponcon-tourisme.com0492506425

Uffici del turismo Embrun

Place Général Dosse - BP 49, 05202 Embrun

https://www.serreponcon-tourisme.com/embrun@serreponcon-tourisme.com0492437272

Trasporto

SNCF: Stazione di Chorges, Embrun https://www.sncf-connect.com/
Bus : Valserres, La Bâtie Neuve, Chorges, Puy Saint Eusèbe, Puy Sanières, Embrun Baratier, Les Orres, Remollon, Theus, Espinasse
Marseille-Briançon : (LER29)
Marsiglia, Nizza: Lignes Express Régionales (LER) +33 (0)809 400 415
Grenoble : Transisère +33 (0)4 26 16 38 38
Gap-Barcelonnette (LER535)
Area di carcooling: Rotonda des Orres ‒ 05200 Baratier
Avion :
Aeroporto di Marsiglia Provenza (Marseille Provence) (188km) ‒ +33 (0)820 811 414
Aeroporto Grenoble Alpes Isère (158km) ‒ +33 (0)4 76 65 48 48
Aeroporto Lione Saint Exupéry ‒ (203 km) +33 (0)826 800 826
Aeroporto Torino Caselle ‒ (178km) + 39 011 567 63 81

Accesso stradale e parcheggi

Parcheggio :

Parcheggio della stazione ferroviaria, Embrun

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